INTERVISTA ALLA PROF.SSA ORLANDO

Sofia B. ha deciso di intervistare la prof. Valentina Orlando, perché è una delle sue prof. preferite e perché le piace come spiega; quindi ha chiesto a Sofia S., Elisa V. e Nicole T. se volessero fare l’intervista con lei.

Quando e perchè ha deciso di insegnare?
Da quando andavo alle elementari, perché ero affascinata dalle mia maestre e fortunatamente ho avuto delle ottime insegnanti che mi avevano ispirato questa loro funzione così importante con le loro parole, con i loro atteggiamenti, con quello che loro conoscevano. Questo aspetto carismatico dell’insegnamento mi ha colpito da subito ed evidentemente ero anche portata per tante altre cose.
Non subito ho avuto l’idea di insegnare lettere perché all’inizio io volevo insegnare in generale.
Mi sono iscritta al liceo Socio-Psico-Pedagogico ma, durante il mio percorso, mi sono resa conto che non faceva per me avere a che fare con bambini così piccoli.
Per quanto riguarda l’Università ho fatto il test per entrare a Psicologia, un test molto difficile e molto selettivo che purtroppo non sono riuscita a passare.
Dopo questa delusione mio padre mi disse: “Ma qual è la tua passione principale? Tu pensa a quello e studia quello.” Così mi sono iscritta a Lettere.

Per Lei è difficile insegnare?
Molto… Secondo me, l’insegnamento è uno dei lavori più complicati, più complessi, più impegnativi e, sicuramente, di grande responsabilità. Nell’insegnamento si dovrebbe dare anche quello che abbiamo dentro, indipendentemente e a prescindere dalle nostre conoscenze che qui tutti hanno, siccome siamo tutti laureati e specializzati nella nostra materia.
Però, il segreto per essere un buon insegnante – per me –  è andare oltre questo. Io ci provo ogni giorno. Spero di riuscire a fare bene e spero di farlo sempre di più.
E’ anche un lavoro di grande responsabilità, perché mi ricorderete per sempre in un modo o nell’altro; cioè, non voglio essere al centro dell’attenzione, ma voglio che il mio lavoro, quello che sono e quello che vi porto qui vi arricchisca e non vi mortifichi in nessun modo.

Le piace insegnare?
Sicuramente molto, sì, mi piace tanto tanto.

A che età ha iniziato?
La prima volta che insegnai avevo 23 anni. Feci una supplenza di un mese alle superiori di Bisuschio; mi trovai ad avere una quinta superiore: ragazzi che erano quasi miei coetanei, è stato strano, è stato bello, però è stato allo stesso momento complicato perché io non avevo mai insegnato e avere a che fare con un’utenza così vicina alla mia generazione è stato particolare: sembrava davvero di essere tra amici, ma io non volevo questo. Quindi mi imposi in modo determinato e molto severo, tanto che loro dicevano : “Questa qui che ha la nostra età vuole venire ad insegnare a noi?”. E’ stato faticoso nei primi 10 giorni ma poi loro hanno capito ed è andata bene.
Da lì ho capito che volevo insegnare, mi sono detta: “Questa è la sfida che voglio: dura, complicata, massacrante a livello psicologico, però io voglio fare questo!”

Qual è la Sua materia preferita?
L’italiano, in particolare la grammatica. Mi piace anche la storia della lingua: mi vado ad informare ogni volta. Credo che la nostra lingua sia la più bella in assoluto e la più complicata da imparare e da insegnare. Io sono una paladina della lingua italiana e così continuerò a difenderla fino alla morte.

Lei conosce qualche altra lingua?
Sì, ho studiato inglese, spagnolo e un po’ francese, però vorrei averle potute impare meglio, avere anche la possibilità di andare all’estero a studiare, ma purtroppo non ho potuto a causa dell’Università; sarei voluta andare in Spagna, perché lo spagnolo – dopo l’italiano – è la mia lingua preferita, una lingua che studio da molti anni. Ho incominciato a studiarla da sola alle medie e mi ha accompagnata fino all’Università.

Le piace leggere?
Molto, ma non da sempre. La voglia di leggere mi è arrivata dai 17 anni in avanti; prima non ne avevo, raramente mi mettevo a leggere un libro. La passione vera per la letteratura ho incominciato ad averla da lì in avanti perché avevo paura di rimanere ignorante. Anzi, diciamo che l’ho sempre avuta insieme alla musica; mi hanno accompagnato fin da piccola.

Il Suo libro preferito?
“Orgoglio e pregiudizio”, un romanzo di Jane Austen, perché è scritto divinamente: l’autrice è meravigliosa, una delle più brave; perché è romantico, passionale, mi fa sognare e certe volte lo rileggo.

E che ci dice della sua passione per il cinema?
E’ nata da piccola. Mio padre aera appassionato di cinema, però non adavamo quasi mai perché a mia madre non piaceva. Lui mi faceva vedere film, ma li guardavamo in modo critico.

Qual è il Suo film preferito?

Il mio film preferito è… Ce ne sono tanti. Innanzitutto la saga di “Rocky”, però quel film che riguardo tante volte è “Dirty Dancing”, perché mi fa sognare.

Le alunne ringraziano molto la prof.ssa Orlando per aver concesso quest’intervista.

Sofia B., Sofia S., Elisa V. e Nicole T. 1^B

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